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Tra i punti fondamentali della filosofia aziendale della Venini, c’è da sempre la proiezione verso il futuro. Quali gli altri punti di forza fondamentali della vostra storia aziendale?

E’ sicuramente la proiezione verso il futuro che ha reso Venini, nata nel 1921 grazie all’intuizione del fondatore Paolo Venini, l’eccellenza del vetro muranese e veneziano in Italia e nel mondo. Nell’idea di Paolo Venini il concetto di futuro si lega a quello di design e ha sempre condotto l’azienda a percorrere la strada dell’innovazione estetica, dell’arte e della tecnica vetraria applicata. Altri propulsori nella storia di Venini sono sicuramente il radicato senso di appartenenza all’Isola di Murano, che fa di Venini una delle espressioni massime della manifattura made in Italy, e la grande abilità dei nostri maestri vetrai, senza i quali la storia di Venini non avrebbe ovviamenteavuto inizio, che, unita alle idee dei grandi artisti, architetti e designer con cui hanno collaborato, ha determinato che questo percorso aziendale fosse unico nel suo genere.

Quale una vostra collezione che vi rappresenta più di altre o che è a suo modo una vostra icona?

E’ difficile dover selezionare un’unica collezione, in quanto l’essenza di Venini abbraccia stili ed epoche differenti ma in un certo senso complementari. Ma se proprio dovessi indicherei senz’altro quelle che a tutti gli effetti sono considerate appunto le nostre icone, ovvero i nostri vasi più famosi. Parlo in primis del Veronese, nato dalla collaborazione tra Vittorio Zecchin e Venini nel 1921, autentica scultura di vetro e simbolo dell’azienda, ma potrei soffermarmi anche sui nostri vasi Balloton, Opalino e Fazzoletto, da sempre molto apprezzati.

Estetica e funzionalità, non sempre sono in perfetta sintonia. Una strategia per farli funzionare alla perfezione?

Nella storia di Venini ha sempre prevalso l’estetica. Il design di Venini è sempre stato un design artistico che ha spesso sconfinato nei territori dell’arte contemporanea del ‘900. Provocatoriamente mi piace sostenere che dove ci sia estetica ci sia anche funzionalità.

Oggi, l’illuminotecnica sta vivendo un momento di grande attenzione. I progetti di illuminazione sono attualmente dei veri e propri progetti a se stanti all’interno del progetto di arredamento.

Su questo punto Venini è certamente al passo con i tempi. Una delle nostre prerogative è appunto quella di poter affiancare il progettista nella realizzazione di progetti luce custom totalmente su misura e personalizzati. La nostra azienda ha una notevole anima contract e ciò che ci contraddistingue è la flessibilità con cui decliniamo elementi modulari tipici della tradizione veniniana (come i poliedri di Carlo Scarpa, i nastri, i triedri e i trilobi) in realizzazione custom ambiziose e di autentico impatto estetico.

Nell’ultimo decennio il mondo del design ha subito una vera e propria rivoluzione di stili, andando sempre più verso linee essenziali e minimal. Per le aziende questo cambiamento cosa ha significato in termini di progettazione e in termini di ricaduta commerciale?

Venini, lo si può dire, non ha mai rincorso stili o tendenze del momento, la costante di Venini è il saper fare arte vetraria e il non snaturarsi alla ricerca di facili successicommerciali. Questo è il nostro fascino e il nostro essere senza tempo, al di là delle mode passeggere e delle abitudine di acquisto. Il tratto distintivo, se mai, è stato quello di anticipare il design del futuro pur essendo ancorati agli archetipi del passato.

Cosa fa la fortuna e il successo di un’azienda di arredamento oggi?

Sicuramente il dinamismo e il guardare i mercati esteri, in particolare quelli emergenti che hanno fame di design e grandi disponibilità d’investimento.

Nonostante la congiuntura economica negativa degli ultimi anni, il settore del design sembra che non abbia accusato molto il colpo, anzi…

La forza delle aziende italiane, comprendendo i limiti del mercato locale, è quella di aver puntato sempre di più all’espansione all’estero. Anche Venini, in quest’ottica, sta potenziando la distribuzione negli Stati Uniti, in Asia, in Russia e, grazie ai contatti del Gruppo Damiani, anche in Giappone.

2C Arredamenti lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività. Un bel traguardo, accanto al vostro di 97 anni…

I 40 anni di 2C Arredamenti sono l’esempio lampante di come solo le aziende dinamiche e al passo con i tempi possano superare lo scoglio del passaggio generazionale e andare avanti. Venini nel 2018 festeggia i 97 anni e si avvia a diventare centenaria, traguardo che ci riempie di orgoglio.

2C Arredamenti sta lavorando ad un e-commerce, che quanto prima sarà online. Un’evoluzione aziendale dei nostri tempi che affiancherà alla loro azienda, da 40 anni sulmercato, una seconda azienda parallela di vendita online. Cosa ne pensa?

Attivare un e-commerce veloce e performante può consentire alle aziende italiane di intercettare nuovi clienti, che hanno un approccio all’acquisto diverso dal tradizionale, e di aprirsi una finestra strategica sui mercati oltre i confini nazionali. Dal mio punto di vista è necessario e fondamentale fare questo tipo di investimenti per condurre la propria azienda verso nuovi mercati e garantire la continuità generazionale.