Spesso sentiamo amici, parenti o addetti ai lavori parlare di arredamento di design, senza però riuscire a definire cosa questo termine indichi. In questo articolo di blog cercheremo di schiarire le idee su cosa significa arredare la casa con complementi d’arredo di design e quanto è dispendioso farlo.

Quando ci si riferisce all’«arredamento di design» si pensa immediatamente ad oggetti molto particolari, dalle linee ricercate, talvolta distanti o difficilmente comprensibili.

Nulla di tutto questo. Il termine “design” identifica semplicemente un nuovo concetto di vivere il mobile; il complemento d’arredo di design risponde alle caratteristiche classiche dell’arredamento, quali la funzionalità, la praticità, la comodità, ma lo fa con un elemento in più.

Questo elemento in più è la capacità di stupire, far innamorare, sorprendere l’occhio ancora prima del tatto e la mente. Un mobile di design arricchisce un ambiente non solo come contenitore, gli dà carattere e interagisce con gli elementi che lo circondano, come le persone, gli altri complementi d’arredo, i colori e le luci.

2c arredamenti firme

Una cosa è vera, non esistono canoni da seguire per associare il concetto di “design” a un determinato oggetto o arredo.

Il senso del significato insomma, viene dato dal medesimo oggetto mentre lo si osserva. Un mobile di design sostanzialmente svolge le medesime funzioni dei mobili classici, in realtà a volte anche meglio, mettendo l’accento sull’estetica. Il progettista che crea un elemento di questo genere dedica molta cura in tutto il prodotto, sin nei minimi dettagli. Ogni piccola variazione dà luogo ad un oggetto diverso, con significato variabile.

Eppure una caratteristica raduna sotto la sua egida qualsiasi prodotto di design, l’attualità. Un mobile di design è in grado di attraversare gli stili e le epoche storiche mantenendo la propria essenza ed estetica invariate, come la lampada “Arco” di Flos, oppure la chaise longue “LC4” di LeCorbusier prodotta da Cassina, piuttosto che il letto “Nathalie” di Flou o la lampada “Tizio” di Artemide.

2c arredamenti tizio artemide

Il successo dei mobili di design e delle grandi case di arredo che li hanno prodotti hanno generato, nel tempo, un processo di imitazione da parte di marchi non necessariamente di fascia premium, oggi infatti è facile trovare nei grandi discount del mobile, prodotti esteticamente simili a quelli poco sopra citati. Certamente bisognerà scendere a compromessi, spendere un budget inferiore significherà non avere la stessa resa e qualità dei prodotti, per così dire, originali.

Risolviamo così il secondo enigma, vale a dire “è vero che bisogna spendere cifre elevate per arredare con mobili di design?”

La risposta è “non necessariamente”, spendere 10 oppure 100 è una scelta che nasce dall’importanza che ognuno di noi dà alla propria casa, oppure a quanto ci si vuole impegnare nel tempo alla ricerca del mobilio domestico. Un esempio: un divano acquistato in un grande magazzino dopo pochi mesi non sarà più comodo come all’inizio, dopo un anno potrebbe facilmente avere anche un aspetto sciatto e trasandato mostrando i segni dell’usura. A questo punto sarà necessario sostituire l’articolo: nuova ricerca, nuovo stress, nuova spesa. Acquistando ogni anno (o due che siano) un divano per 3-4 volte, il costo arriva ad essere alla pari di un divano di un’azienda artigianale.

Un mobilio di design di qualità può durare anche dieci anni, resta contemporaneo, si adatta ai cambiamenti che vorrai apportare alla tua casa e restituirà sempre la massima funzionalità e comfort.

A conti fatti insomma arredare con lo stile e il design dei maestri artigiani significa essere certi di acquistare prodotti resistenti al tempo, di alta qualità e che restituiscono alla lunga la medesima gradevolezza e comodità, garantendo ai tuoi spazi di vita la capacità di essere sempre belli, accoglienti e invidiabili.