Residenze di lusso, 2C arredamenti approda a Malta con Passepartout Luxury Contract
Far sì che un’abitazione acquisisca prestigio e sia in grado di evidenziare il concetto di lusso è un compito tutt’altro che semplice e certamente non alla portata di tutti gli arredatori.
L’esperienza è il primo elemento da valutare prima di affidare interventi di progettazione per trasformare un’abitazione in una casa di lusso.
Occorre occhio lungo, buon gusto, conoscenza del mercato e delle nuove tecnologie per poter impreziosire la casa con pezzi di arredamento e complementi unici che possano arricchire tutti gli ambienti e trasformarli in uno scrigno esclusivo.
L’esperienza nel settore dell’arredamento di abitazioni di lusso l’abbiamo conquistata sul campo, con progetti ambiziosi e realizzazioni davvero uniche.
Da oltre 40 anni mettiamo a disposizione dei nostri clienti una professionalità che non ha eguali abbinata ad una gamma di marchi che rappresenta il top della creatività made in Italy. Dopo aver soddisfatto almeno quattro generazioni nel meridione d’Italia, vi stiamo spingendo alla scoperta del lusso di una delle perle del Mediterraneo, l’isola di Malta. Qui, insieme al gruppo di lavoro del contract di lusso Passepartout, stiamo predisponendo alcuni progetti per la valorizzazione di abitazioni esclusive, di cui sono punteggiate le coste dell’isola e della sua capitale, La Valletta, che nel 2018 rappresenterà la capitale della cultura europea.
Ed è anche grazie alla riscoperta dell’arte e della cultura di cui è pieno questo splendido lembo di terra nel cuore del Mediterraneo, che proprio intorno all’architettura di prestigio si sta sviluppando un interesse crescente da parte di investitori attratti dal fascino naturale dell’isola e dalle potenzialità di cui dispone.
Noi siamo pronti a mettere a servizio la nostra professionalità, l’esperienza ed il know how, con progetti e proposte originali. Nel segno del bello e dell’originalità.
Shabby style. L'eleganza esclusiva che viene dal passato.
Quando i segni del tempo creano una cifra stilistica, attraverso l’eleganza, un po’ esclusiva un po’ retrò, del vissuto. Ecco l’essenza dello shabby, uno stilema più che un vero stile, un segno di riconoscimento che, in tema di arredamento, incontra sempre più favore.
Sarà per quella capacità di dare vivacità e distinzione ad ogni ambiente, per quel richiamo ad una memoria che si vuol rinverdire o, forse, perché più di ogni altra corrente consente di personalizzare una cucina, una camera da letto o anche un semplice angolo della casa, donando esclusività e al tempo stesso eleganza.
Lo shabby, il cui significato letterale è trasandato, rovinato, logoro, è uno stile che prese piede in Gran Bretagna negli anni ’80.
Faceva riferimento al modo di arredare in uso nelle case di campagna, dove al fianco di elementi classici o contemporanei, apparivano sempre più spesso complementi invecchiati: divani, poltrone, quadri, ma anche tende e lampadari volutamente usurati, a fare quasi da contrasto con il resto dell’arredamento. Con il tempo, lo stile shabby è diventato quasi un segno distintivo, una ricercatezza anche nei pezzi più importanti di un arredamento. Ecco, allora, che cominciano a comparire mobili che sembrano venir fuori direttamente dalla soffitta della casa di famiglia, con evidenti i segni del tempo.
Una passione per il vecchio (non per l’antico) che si rinnova grazie ad interventi di restyling mirati, a cominciare dalla scelta dei colori con cui vengono riportati a nuova vita gli elementi, colori tenui, pastello, fino al bianco, magari ravvivati da stampe floreali o da interventi in tessuto, che deve essere rigorosamente il lino o il cotone.
Alle radici del design industriale
Il design industriale è uno di quei settori che, a partire soprattutto dal secondo dopoguerra, ha contribuito a diffondere e promuovere il made in Italy nel mondo. Grandi designer hanno legato il proprio nome a marchi che, per rimanere nell’ambito della casa e dell’arredamento, hanno letteralmente rivoluzionato il concetto dell’abitare, creando oggetti che, nel tempo, si sono affermati oltre che come elementi di arredo come vere e proprie opere d’arte, raggiungendo in alcuni casi quotazioni a sei zeri.
Rivoluzionari e visionari, firme come quelle di Marcel Wanders, Karim Rashid, Vico Magistretti, Philippe Starck, Piero Lissoni, Antonio Citterio, Giò Ponti hanno con le loro creazioni segnato epoche, trasformando oggetti di uso quotidiano in veri e propri must senza tempo, in grado di andare ben oltre la loro funzione originaria ed affermarsi come elementi distintivi di uno status e di un preciso momento storico, di una concezione di bello in grado di raccontare e trasferire emozioni.
Tra i casi più celebri senza dubbio è la lampada Eclisse, disegnata nel 1965 da Vico Magistretti e messa in produzione due anni dopo da Artemide. Eclisse, che tra gli altri fa parte della collezione permanente del MoMa di New York, è divenuta sinonimo di design italiano nel mondo.
Al pari di un’altra lampada che è un capolavoro di estetica, praticità ed eleganza: Arco, disegnata dai fratelli Castiglioni nei primi anni ’60 e distribuita, ancora oggi, da Flos.
Quello dell’illuminazione è stato uno dei primi settori in cui si è celebrata la creatività dei moderni designer.
Ne sono la conferma le lampade Tizio, Tolomeo, Nesso e Mesmeri Halo, tutte griffate Artemide e tutte pluripremiate per la capacità che hanno avuto di rompere gli schemi classici dei propri tempi.
La storia del design è fatta di intuizioni ma anche di nuove esigenze. Come quella di adattare la creatività ai nuovi spazi, in una ridefinizione in cui mobili, complementi d’arredo, oggetti possano trovare la giusta collocazione funzionale.
Gli esempi più eclatanti, in tale ottica, arrivano dalla nuova concezione che, sin dalla fine degli anni ’50, si dà a sedie e poltrone, in cui l’elemento prevalente diventa l’essenzialità legata all’eleganza.
Cassina è uno dei brand di riferimento in tal senso, con la sua sedia Superleggera firmata Giò Ponti che è diventata un simbolo dell’innovazione applicata all’arredamento. Eppure, per il suo ideatore, è sempre stata “una semplice sedia”.
Razionalizzazione degli spazi ed organizzazione smart: ecco la cucina high tech per il 2017
Uno spazio che non ha solo una funzione tecnica. Uno spazio in continua evoluzione in cui forme e materie si coniugano per migliorare la vivibilità di quello che rimane uno degli ambienti più vissuti della casa, la cucina.
Passano gli anni ma non cambia l’attenzione da parte di designers e architetti a rendere sempre più accogliente, dinamica e funzionale la cucina.
Quali sono le tendenze del mercato per il 2017?
Innanzitutto i trend confermano che la cucina è ancora il cuore della casa ed allora la prima esigenza diventa quella di avere ambienti organizzati in maniera smart, a prescindere dalle dimensioni.
Ecco che rivolgersi a progettisti esperti diventa fondamentale per riuscire a sfruttare al meglio ogni spazio, magari facendo ricorso a scaffali o altri elementi in grado di organizzare al meglio la cucina.
In un contesto smart, naturalmente, la tecnologia ricopre un ruolo di primo piano, con l’inserimento di elettrodomestici sempre più intelligenti che dialogano non solo con lo spazio ma anche con una praticità in grado di facilitare la vita di tutti i giorni.
Quanto ai colori predominanti, nel 2017 il grigio, in tutte le sue tonalità, è sicuramente quello privilegiato. E’ uno di quei colori neutri che è possibile abbinare sia ad un’altra nuance che a quei dettagli che possono rappresentare un valore aggiunto all’estetica della cucina.
Come le stampe, magari floreali nel segno di quel greenery che è la tendenza generale del 2017.
Altro must delle cucine è lo stile industrial: tubi, metalli, mattoni rigorosamente a vista per uno stile minimal che fa il paio con l’high tech che, come visto, caratterizza (e facilita) la vita all’interno della cucina. Da segnalare, poi, che sempre meno diffuso è l’uso, per i ripiani, dei laminati, con la preferenza che va verso le pietre naturali, dal quarzo al marmo, divenute ormai accessibili a tutti.
Per chi non ama uno stile eccessivamente moderno, una soluzione sempre più praticata è quella di abbinare elementi vintage in un contesto razionale, come ad esempio vecchi oggetti ed elementi di arredo recuperati in soffitta o in un mercatino di antiquariato che contribuiscono a dare un tocco personale alla propria cucina.
Le proposte greenery di 2C Arredamenti
Un anno all’insegna della natura, della rinascita e delle suggestioni minimal.
Il colore del 2017 sarà il greenery, una sfumatura tra il verde e il giallo che riporta direttamente alla natura: l’indicazione è del Pantone Color Institute che è giunto all’individuazione della nuance che accompagnerà il nuovo anno analizzando i trend emersi dal settore moda, dal cinema e dall’architettura. Una tonalità, il greenery, sempre più presente a partire dagli ultimi mesi del 2016 sia in passerella che sul grande schermo e che va a sostituire tonalità cromatiche più delicate che avevano caratterizzato l’anno da poco giunto al termine.
In tema di arredamento, il colore di punta del 2017 verrà incontro soprattutto a chi predilige combinazioni minimal, magari richiamando elementi vintage degli anni Cinquanta e Settanta rivisitati con elementi decorativi geometrici e in abbinamento al bianco e al nero. I colori pastello si confermano come i più adatti nelle decorazioni di interno ma non bisognerà sottovalutare l’appeal che eserciteranno colori come l’arancio e il blu.
Dal suo privilegiato punto di osservazione, la direzione dello showroom 2C Arredamenti a Mercogliano, in provincia di Avellino, l’architetto Pippo Cimnaghi fornisce la sua ricetta per non fallire la scelta dei colori in tema di arredamento casa.
Al di là di quelle che sono le tendenze, che anno per anno forniscono indicazioni utili sia per i produttori che per i clienti, la scelta dei colori quando si tratta di arredare casa rispetta soprattutto quello che è il proprio modo di essere. Una casa la fa chi ci abita, chi le dà vita quotidianamente.
Ed allora, – conclude l’architetto Cimnaghi – fragranze e nuance, stili di arredo e scelta degli elementi devono poter trasmettere la personalità, il carattere, lo spirito di accoglienza che alberga in ciascuno di noi”.
#2Chiacchiere: 2C Arredamenti intervista FLOU
Oggi lanciamo la nostra rubrica #2Chiacchiere e lo facciamo in grande. Per la prima pubblicazione abbiamo avuto il piacere di dialogare con Cristiana Messina di FLOU | NATEVO. Un’intervista che attraversa i concetti semplici, ma non banali, di tradizione, innovazione e benessere.
Buona lettura
Chi è Cristiana Messina per Flou e cosa rappresenta Flou per Cristiana Messina?
Il mio ruolo attuale in azienda è quello di responsabile Trade Marketing. Mi occupo quindi dei rapporti dell’azienda con la rete distributiva: dagli allestimenti alla comunicazione, dai corsi di formativi alla realizzazione di eventi speciali nei punti vendita.
Cosa rappresenta Flou per me, beh, non solo lavoro ma è soprattutto l’azienda di famiglia, con la quale sono cresciuta, una parte importante della mia vita!
Flou è stata fondata nel 1978 da mio padre Rosario con l’obiettivo e la missione di produrre tutto il necessario per un buon sonno (non solo il letto ma anche materasso, lenzuola, cuscini ecc.) e nel 1998 la nostra famiglia ne è diventata unica proprietaria.
Dopo la prematura scomparsa di mio padre nel 2011, i miei due fratelli ed io ci siamo sentiti in dovere di dedicarci anima e corpo a Flou per continuare il suo lavoro e attualmente siamo tutti e tre impegnati con diversi ruoli: Massimiliano ricopre il ruolo di Presidente e Manuela si occupa di Ricerca e Sviluppo.
Per quanto mi riguarda gli ultimi anni sono stati di lavoro intenso ma anche di grandi soddisfazioni, in cui sono riuscita a raggiungere importanti obiettivi e a circondarmi di uno staff affiatato di persone che mi segue nell’affrontare nuovi progetti e nuove sfide.
Se e come è cambiata l’azienda di famiglia nel passaggio generazionale?
I valori su cui basiamo il nostro lavoro quotidiano non sono variati: sono quelli che nostro padre ci ha trasmesso, primo tra tutti il rispetto e l’attenzione per le persone con cui lavoriamo.
Allo stesso modo non sono cambiati gli obiettivi, la nostra ricerca è sempre orientata a creare prodotti che coniugano innovazione, qualità, design e comfort.
Sotto la guida di Massimiliano l’evoluzione dell’azienda è continuata in maniera naturale: da “letto e biancheria” siamo passati nel 2009 alla prima collezione di guardaroba e da tre anni alla produzione di divani e complementi, cosa che ci ha permesso di portare nella zona giorno lo stesso comfort che da sempre offriamo per la camera da letto.
Inoltre nel 2012 da un’idea geniale di Massimiliano è nato il nuovo marchio NATEVO (scopri l’arredo Natevo), dedicato ai mobili e complementi con luce integrata a LED .
Oggi siamo in grado di offrire alla nostra clientela un vero “total living Flou”, un insieme di prodotti che, eccezion fatta per cucina e bagno, permette di arredare tutti gli ambienti della casa con un mood e una atmosfera coerenti.
Come si è evoluto il rapporto tra l’azienda e i clienti e di conseguenza come è cambiata l’offerta?
Una dei fronti su cui stiamo lavorando di più in questi ultimi anni è proprio la fidelizzazione del punto vendita.
E’ un obiettivo che perseguiamo ad esempio, con gli incontri di formazione del personale di vendita che si svolgono periodicamente presso la nostra sede. Da più di due anni siamo inoltre molto attivi nell’organizzare eventi “ad hoc” presso i punti vendita che coinvolgono realtà specifiche del territorio e il cliente finale; di grande successo quelli dedicati al benessere e alla nostra gamma di prodotti per il “buon dormire” che ci hanno permesso di coinvolgere e far dialogare i clienti con osteopati, fisioterapisti, specialisti di centri riabilitativi; oppure quelli dedicati agli architetti e validi, secondo le norme stabilite dagli ordini professionali di competenza, ai fini dell’acquisizione dei crediti formativi.
Il brand Natevo infine ci ha permesso di instaurare collaborazioni stimolanti con università e studi di architettura e ha aperto nuove strade per quanto riguarda il mondo del contract, grazie proprio al modo innovativo di intendere la progettazione che i prodotti Natevo implicano.
Quali sono gli attuali trend nell’arredo?
Come ho già detto, lo scorso aprile al Salone del Mobile 2016 abbiamo presentato la nostra prima collezione “total living”, che ci permette di arredare tutti gli ambienti della casa con un concetto di interior globale.
A un paio di mesi dalla manifestazione il bilancio è decisamente positivo: la maggioranza dei visitatori del nostro stand al Salone ha mostrato di gradire soprattutto proprio le zone dove veniva proposto “l’appartamento Flou”, dove cioè l’allestimento prevedeva un’integrazione totale tra i prodotti Flou e quelli del marchio Natevo. Non solo i clienti ma anche, in generale, i media hanno riconosciuto e apprezzato questa nostra volontà e ci hanno confermato di aver preso la direzione giusta!
Qual è il prodotto al quale
Cristiana Messina
è maggiormente legata?
È sicuramente Nathalie, il letto disegnato da Vico Magistretti nel 1978 capostipite di tutti i letti tessili e nato dall’incontro delle idee di questo grande architetto
con quelle di mio padre. E’ stato il primo letto nella mia casa dopo il matrimonio ed è tuttora il letto più venduto di Flou.
Flou ha, da sempre, un suo asset fondamentale nella Ricerca&Sviluppo, a cosa sta lavorando?
In azienda è mia sorella Manuela ad occuparsi nello specifico di Ricerca & Sviluppo di nuovi prodotti, insieme a un team collaudato di persone che lavora al centro ricerche e che negli anni ha “firmato” alcuni dei nostri prodotti di maggior successo (come i letti Argan, Pochette o il letto/divano con secondo letto estraibile Duetto). Negli ultimi mesi abbiamo cercato di implementare questa squadra, inserendo figure specializzate anche nello studio della luce e della progettazione degli spazi dal punto di vista illuminotecnico, per venire incontro alle esigenze nate dall’ampliamento della nostra offerta e dall’introduzione del marchio Natevo.
DESIGN, BENESSERE E INNOVAZIONE. Corso destinato agli Architetti dell'ordine di Avellino
Nella data del 31 maggio 2016, presso la sala Mo-Ma del Grand Hotel Irpinia, si terrà un evento formativo dedicato agli iscritti all’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Avellino realizzato con la nostra collaborazione (2C arredamenti). L’evento inizierà alle ore 15,00 e vedrà la partecipazione, in qualità di relatori, della Dott.ssa Cristiana Messina, Owner e Responsabile Trade Marketing di FLOU S.p.A. e il Dott. Graziano Marzioni, Responsabile Marketing di Poltrona Frau S.p.A.
L’evento si instaura in uno scenario volto non alla semplice promozione del bello, bensì allo studio e alla ricerca del “dietro le quinte” che caratterizza qualsivoglia oggetto di design.
Per fare ciò ci siamo affidati, in questo nostro primo incontro con l’O.d.A.P.P.C. di Avellino, alla sapienza e all’esperienza di tre marchi sinonimo di Made In Italy ed eccellenza nel mondo dell’arredo: Flou, Natevo e Poltrona Frau.
In seguito all’intro del Pres. del’Ordine, l’Arch. Fulvio Fraternali sarà la Dott.ssa Messina a parlarci di innovazione nel campo dell’arredo, in particolare il discorso si focalizzerà sull’illuminotecnica: progettare ed arredare con la luce.
Un argomento di fondamentale importanza sia per la costruzione di nuovi edifici, sia nella ristrutturazione di edifici esistenti (soprattutto se collocati nei centri storici) e, più in generale, in tutti i casi in cui vi siano vincoli allo spostamento dei punti luce (come nelle case in affitto). È ormai necessario che l’architetto abbia piena consapevolezza della progettazione alla base dell’illuminazione.
Case study: L’Hotel Saint Germain di Toronto e City Life of Zaha Hadid: 3 appartamenti 3 stili diversi. I progetti degli architetti Matteo Nunziati, studio Toner (turco) e dello studio Viscido di Salerno, designer per FLOU.
A seguire la Dott.ssa Messina mostrerà le ultime innovazioni in materia di benessere, dove la tecnologia si fonde con il comfort. Consigli sull’arredo della zona notte e l’importanza del sonno. Il tutto condito da un approccio pratico che vedrà gli architetti protagonisti.
Dopo un momento di ristoro, si continuerà lungo la strada dell’eccellenza. Il Dott. Graziano Marzioni di Poltrona Frau che descriverà di “Luft”, la poltrona disegnata per Poltrona Frau da Walter Maria de Silva, Direttore del Centro Stile di Volkswagen Group.
Una interpretazione rigorosa e sintesi equilibrata tra l’alta artigianalità di Poltrona Frau e la tecnologia che distingue Audi Design. Luft è la sintesi di lavorazioni che integrano tecniche costruttive del mondo residenziale e del mondo Luxury in Motion, ambito nel quale Poltrona Frau opera da quasi 30 anni e la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale.
Passione per il design e per la qualità e innovazione sono stati il comune denominatore di questo progetto che ha fortemente unito Poltrona Frau e Audi Design.
A seguire: Marenna’ Cheese bar e bollicine.
2C arredamenti invita tutti i partecipanti all’evento didattico presso il vicino Showroom, per degustare i sapori di Marennà e per visionare alcune anteprime dei prodotti rielaborati dagli studenti del Liceo artistico P.A. De Luca, in occasione di “Progetto Futuro. Dagli studi allo studio”.
Scarica il programma della giornata. Clicca qui.
Le icone del design al servizio dei più giovani
Il 4 aprile abbiamo ufficialmente presentato il percorso didattico da noi ideato e realizzato in collaborazione con il Liceo Artistico “P.A. De Luca” di Avellino. Il “Progetto Futuro. Dagli studi allo studio”
Il progetto dà la possibilità ad alcune classi di giovani designer della città di Avellino di confrontarsi con alcuni prodotti del design Made in Italy e internazionale. L’obiettivo è quello di rielaborare i prodotti, mantenendone la riconoscibilità, per co-creare un nuovo prodotto che si svincola dalla produzione industriale diventa unico nel suo genere.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione dei nostri main partner:
Artemide | B&B Italia | Cassina | Flou | Kartell | Knoll | Poliform | Poltrona Frau | Porada
Scopriamo insieme i prodotti messi a disposizione da ognuna delle case d’arredo elencate:
Prodotto da rielaborare: Tolomeo lettura basculante
Produttore: Kartell
Struttura a bracci mobili in alluminio lucidato; snodo in alluminio brillantato, diffusore in carta pergamena supportato da materiale plastico.
Prodotto da rielaborare: Poltrona piccola papilio
Designer: Naoto Fukasawa
Produttore: B&B Italia
Le ali della piccola papilio sorreggono la schiena e danno vita a una seduta che dà risposte precise alle esigenze di comfort. Immutata la forma a tronco di cono, sempre presente la cerniera che percorre il retro dello schienale.
Prodotto da rielaborare: Sedia 699 – Superleggera
designer: Gio Ponti
Produttore: Cassina
Superleggera è un “oggetto primo” che esprime un momento di grande trasformazione, resa possibile dalla collaborazione fra architetto e maestranze dell’azienda. È una sfida racchiusa nella sezione triangolare delle gambe, la più ridotta possibile compatibilmente con le esigenze costruttive essenziali.
Prodotto da rielaborare: Remy poltroncina
Designer: Riccardo Giovanetti
Produttore: FLou
Poltroncina con struttura in tubolare di ferro e imbottitura in poliuretano schiumato a freddo, caratterizzata dallo schienale e dal sedile di forma arrotondata. Grazie alla sua particolare forma è facilmente accostabile ai pouf Remy della stessa serie, per creare insolite composizioni.
Prodotto da rielaborare: Stone
Designer: Marcel Wanders
Produttore: Kartell
Grazie a kartell la plastica è diventata preziosa, nobile e sofisticata e oggi, con le nuove brillanti finiture metallizzate oro, rame, argento e titanio, il prodotto kartell diventa un vero e proprio bene di lusso.
Prodotto da rielaborare: Bertoia Diamond Chair
Designer: Harry Bertoia
Produttore: Knoll
Progettata nel 1951, la sedia Diamond rappresenta oggi una delle più popolari icone del design a livello internazionale. È famosa sia per le linee geometriche, una maglia a rete di fili di metallo che ricorda appunto la forma di un diamante, sia per il fatto di essere interamente in materiale metallico.
Prodotto da rielaborare: Mad chair
Designer: Marcel Wanders
Produttore: Poliform
Marcel Wanders crea con MadChair una struttura armonica dalle forti suggestioni: l’ideale di un’estetica libera da ogni limite della materia per una proposta di grande impatto.
Prodotto da rielaborare: Vanity Fair
Designer: Renzo Frau
Produttore: Poltrona Frau
Vanity Fair è la replica del famoso modello 904 del catalogo Poltrona Frau del 1930, divenuto archetipo per eccellenza della poltrona moderna e conosciuto in tutto il mondo per la tipica forma bombata e la lunga fila di chiodini rivestiti in pelle che rifiniscono schienale e braccioli.
Prodotto da rielaborare: tavolo Groove
Produttore: Porada
Groove tavolo con struttura in massello di frassino e piano in cristallo temperato
I prodotti riportati non sono semplici arredi, sono il frutto della sapiente commistione tra tecnica e creatività. Avere la possibilità di agire e modificare queste vere e proprie icone del design mondiale è, per tutti gli studenti e per noi di 2C arredamenti, motivo di grande orgoglio.
Se volete saperne di più su questi prodotti potete comodamente recarvi al nostro catalogo online, oppure per avere un’esperienza polisensoriale e provare di persona queste splendide opere d’ingegno vi invitiamo a venire qui, nel nostro showroom. DOVE ABITA IL DESIGN.
Comunicato presentazione "Progetto Futuro. Dagli studi allo studio"
“PROGETTO FUTURO. DAGLI STUDI ALLO STUDIO” Al via l’evento didattico ideato da 2C Arredamenti
Si è tenuta questa mattina presso l’Aula Magna del Liceo artistico “P.A. De Luca” la conferenza stampa di presentazione dell’evento didattico “Progetto Futuro. Dagli studi allo studio”.
A fare gli onori di casa Maria Rosaria Siciliano, dirigente Liceo Artistico De Luca; presenti in conferenza l’Arch. Fulvio Fraternali, presidente Ordine degli Architetti P.P.C. di Avellino; Pino Ariaudo, agente Cassina; Michele Casillo, agente Poliform; Gennaro Aggravio, B&B Italia; Paolo Casa, Poltrona Frau e Piero Corcione, agente Flou.
Tutti i presenti hanno espresso la loro soddisfazione e il loro gradimento per l’iniziativa consinderandola una importante opportunità per i giovani studenti avellinesi.
“Progetto Futuro”, infatti, offre ai designer irpini la possibilità di confrontarsi e mettersi all’opera su prodotti e icone del design, step fondamentale per un approccio diretto al mondo del lavoro.
Ideato e promosso da 2C arredamenti Corbetta Cimnaghi, in collaborazione con il Liceo Artistico “P.A. De Luca” di Avellino, il progetto vede protagonisti gli studenti, impegnati in attività il cui fil rouge è il design, la progettazione, l’evoluzione.
Il percorso didattico e pratico si svilupperà attraverso vari momenti: 2C arredamenti, in accordo con alcune grandi case di arredo italiane, ha messo a disposizione degli alunni vari oggetti di design. Lo scopo è quello di rielaborare i prodotti – mantenendone la forma di base e la loro riconoscibilità – per renderli unici e personalizzati.
Importanti i nomi delle case d’arredo che hanno partecipato: ARTEMIDE, B&B ITALIA, CASSINA, FLOU, KARTELL, KNOLL, POLIFORM, POLTRONA FRAU e PORADA, che saranno presenti alla conferenza stampa.
Si ringraziano, inoltre, Picariello Arredo Negozi e Grazia Vecchione Déco per il supporto e la collaborazione.
A maggio la chiusura dell’evento e la mostra degli elaborati realizzati dai ragazzi.
Progetto Futuro. Dagli studi allo studio
Per il nostro 40° anno di attività abbiamo deciso, in collaborazione con il Liceo Artistico “P.A. De Luca” , di promuove i giovani talenti del design e della progettazione della città di Avellino.
Abbiamo ideato un progetto didattico, dal titolo “Progetto Futuro. Dagli stufi allo studio”.
Il titolo gioca con le parole progetto e futuro intendendo sia il futuro come progettualità dei giovani studenti, sia il progetto in quanto definizione astratta di un oggetto fisico.
In continuità, il sottotitolo rimanda al concetto di studi intesi come didattica e studio inteso come ufficio, luogo di produzione.
Timing: APRILE – MAGGIO 2016
Concept evento: gli studenti del Liceo Artistico P.A. De Luca dovranno confrontarsi con tre tipi di attività il cui filrouge è il design, la progettazione, l’evoluzione.
Il percorso didattico e pratico si svilupperà attraverso vari momenti: 2C arredamenti in accordo con alcune grandi case di arredo italiane metterà a disposizione degli alunni un elemento di design finito. Lo scopo è quello di personalizzare il suddetto prodotto – mantenendone la forma di base e la sua riconoscibilità – e renderlo unico.
Perché “Progetto Futuro”?
Il problema della disoccupazione/inoccupazione giovanile è un argomento all’ordine dell’agenda mediatica e politica; vari sono, infatti, gli interventi istituzionali effettuati per promuovere l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Noi siamo fermamente convinti della necessità di “rimboccarci le maniche” e collaborare, nel nostro piccolo, al miglioramento dell’attuale situazione.
Questa è la motivazione che sottende il “Progetto Futuro. Dagli studi allo studio”.
Consapevoli di affrontare una questione sociale di enorme rilievo, riteniamo che sia quanto meno necessario creare una continuità che vada dall’istruzione alla realtà pratica aziendale e al mercato, in modo da generare una maggiore consapevolezza nello studente, che possa orientarlo al meglio nelle fasi post diploma.
Quale migliore strumento se non la partecipazione attiva al processo di co-creazione? Ecco il perché di questo progetto didattico, ecco perché ci siamo rivolti all’eccellenza del design.
Un modo alternativo e maggiormente inclusivo per far sì che gli studenti partecipanti possano far convergere in un unico momento didattico la teoria e la pratica, toccando con mano prodotti unici al fine di generare un risultato dal valore condiviso, e che al contempo arricchisca gli studenti in termini di conoscenza, esperienza e prospettive future.
Si ringraziano per la preziosa collaborazione i main partner :
ARTEMIDE | B&B ITALIA | CASSINA | FLOS | FLOU | KARTELL | KNOLL | POLIFORM | POLTRONA FRAU | PORADA
ed i technical partner:
GRAZIA VECCHIONE DÉCO | PICARIELLO ARREDO NEGOZI
Oscar e Pippo Cimnaghi